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percorsi marxiani
Punto e a capo

La difficoltà principale nel trarre dei modelli dalla realtà è che quasi mai questa segue uno schema ben definito: correttivi, sbandamenti, vie di fuga. Quello che sembra vicino al collasso capita sovente si riprenda e continui a spargere sangue.

CAPITALISMO

In una parola è racchiuso l’universo di relazioni sociali, costumi e pensiero. E’ una visione semplicistica -in tanti mi biasimerebbero- pensare che fondamentalmente tutto quel che investe la sfera del vivere in comunità, ma soprattutto il modo di concepire e vedere il mondo sia determinato dal sistema economico? A me non appare così strano, a Marx ancora meno. Punto di partenza per un’approfondita indagine « metafisica », il valore « denaro » assume il ruolo di determinante nel processo decisionale sia verticale che orizzontale. Le logiche che guidano nelle loro decisioni i « rappresentanti » del popolo -Rousseau saprebbe cogliere un tributo al suo lavoro- sono ben note e malgrado ancora qualche reazionario provi a negarlo, il resto delle persone libere l’ha capito da tempo. Ma cosa spinge l’individuo in una direzione anzichè un’altra nel processo di formazione della propria volontà? Per volontà intendo l’atto del « volere » in senso stretto prescindendo dall’oggetto.

I rapporti di produzione determinano la cultura: la storia ci è testimone che le cose vanno proprio così, negarlo è un atto di disonestà intellettuale. Il primato della cultura sulla « gretta economia » è puramente teorico, un riflusso di orgoglio nelle menti soggiogate al modo di produzione capitalistico che inconsciamente sanno delle loro catene, ma gli agi (quelle briciolone che cadono dal tavolo dei magnati della finanza) che il mito dell’uomo in ascesa e competizione con i suoi simili e « coinquilini » di classe promette bastano a far deglutire il rospo delle dimensioni d’un pachiderma che grava sulle loro coscienze illusorie.

Что делать?

Fare un passo indietro, ripartire da Hegel per arrivare a Marx. E non fossilizzarsi sui libri ma partecipare attivamente alla lotta di classe. Chiamatemi retrogrado nostaglico, io mi definisco più che altro marxista-leninista.

Seguiranno sviluppi…

 

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